Il Sogno

1975, due giovani, due ettari, poche risorse, qualche idea, molto coraggio, un sogno.

Pionieri della viticoltura eroica

Produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Arrivando un giorno ad un vino dove la chimica non è ammessa, dove tutto deve seguire un filo logico verso la purezza, la purezza assoluta.

“In un mare di schiava,

coltivata a Faedo e venduta agli Alto-Atesini per produrre il “lago di Caldaro” abbiamo puntato su dei vini quasi rivoluzionari per il momento: la Schiava e il Vin dei Molini vinificati in rosato… freschi, fragranti, profumati e a bassa gradazione, in contrasto con un vino, il “lago di Caldaro”, spesso spento, piatto e addirittura abboccato, dolce, con note calde e sovente ossidate, che stavano nauseando un consumatore sempre più esigente e desideroso di novità”

Fiorentino Sandri

Giorno dopo giorno, vendemmia dopo vendemmia

Questi due vini furono seguiti poi da un Müller Thurgau di eccezionale fragranza e finezza, e da una varietà autoctona quale la Nosiola.

Tra Passione e Innovazione, un viaggio in chiave di Pojer e Sandri
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